Buongiorno e buon Santo Stefano a tutti, il post di oggi vuole essere un inno ad uno dei piatti che, in molte tradizioni, domina sulle tavole in questo giorno di festa, ovvero il brodo di carne. Questo piatto viene preparato in modo molto semplice lessando la carne (generalmente di gallina e di vitella) insieme ad alcune verdure, tipicamente contenute in un caratteristico soffritto (sedano, carota e cipolla). Mediante alcuni accorgimenti, è possibile rendere questa portata anche molto salutare dal punto di vista nutrizionale. In primis, i pezzi di carne dovrebbero essere immersi nell’acqua fredda, portando il liquido lentamente ad ebollizione. In questo modo si garantisce un lento rilascio di grassi e liquidi fisiologici contenuti nella carne stessa, i quali rendono il brodo saporito e soprattutto nutriente. Ovviamente si tratta di un piatto abbastanza calorico ma l’apporto di calorie può essere ridotto notevolmente eliminando buona parte dei grassi rilasciati dalla carne durante la cottura, arrivando ad un prodotto finale che non superi le 30Kcal ogni 100g. Anche in questo caso, la procedura è molto semplice sebbene richieda del tempo. E’ consigliabile infatti preparare il brodo il giorno prima in modo che possa riposare tutta la notte. In questo modo, con il raffreddamento, il grasso, che ha una densità minore rispetto all’acqua, si separa da essa e viene a galla, formando un velo più o meno spesso sulla superficie, facilmente rimuovibile con l’ausilio di un cucchiaio. Durante la cottura, l’innalzamento della temperatura porta il grasso rilasciato dalla carne ad una temperatura superiore al suo punto di fusione ed esso si ‘scioglie’ in acqua. Con il raffreddamento, avviene il passaggio inverso e il grasso solidifica di nuovo. Per questo motivo, eseguendo questa operazione, non si corre il rischio di ‘non rimuovere’ il grasso!!! Consiglio anche di organizzare preventivamente l’intero pasto prima di procedere alla preparazione del brodo, per un semplice motivo. La carne lessata (ovvero la carne che subisce un trattamento come quello appena descritto), perde gran parte delle sue proprietà nutritive (discioltesi nel brodo, grasso incluso che può, in questo modo, essere eliminato). Di conseguenza, l’assunzione della carne lessata consente di completare un pasto che, con l’aggiunta di verdura e frutta, risulta a basso contenuto calorico ma al contempo assolutamente saziante e nutriente. Diverso è il discorso nel caso in cui si ricorresse alla bollitura della carne (fatta immergendo la carne in acqua in ebollizione e lasciandola cucinare). In questo caso il brodo verrebbe saporito e la carne manterrebbe tutte le sue caratteristiche intatte, compreso il contenuto in grassi, lasciando però il brodo insipido e scarsamente nutritivo. Ovviamente il mio suggerimento ricade di gran lunga sulla prima scelta! Infine un’ulteriore nota di merito a questo piatto va alle sue riconosciute proprietà antinfluenzali, legate ai Sali minerali e agli amminoacidi contenuti al suo interno. I primi contribuiscono ad assottigliare le membrane di muco delle vie respiratorie, tipicamente stagionali mentre gli amminoacidi agiscono direttamente sulle cellule infiammate del sistema immunitario, bloccandole ed impedendo che raggiungano e si accumulino nella trachea scatenando il mal di gola e i sintomi caratteristici dell’influenza. Servito caldo svolge poi un’azione vasodilatatrice, con un effetto fluidificante su muco e catarro. Alla luce di quanto scritto fin qui, non mi rimane che dirvi: godetevi un bel piatto di brodo, buono sotto tutti i punti di vista! Ancora auguri!!!
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AutoreLorenzo Traversetti, Biologo Nutrizionista esperto in nutraceutica e dietetica applicata alla gestione della forma fisica e di stati patologici Archivi
Novembre 2018
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