Il post di oggi vuole puntare l’attenzione su un alimento stagionale dai notevoli benefici nutrizionali, che ben si adatta a regimi alimentari ipocalorici perché possiede un buon potere saziante. In più, grazie al suo moderato contenuto in zuccheri prevalentemente complessi (fibre), ben si adatta anche all’alimentazione di pazienti diabetici. Sto parlando della zucca, frutto che nella giornata di Halloween viene usato con altre finalità ma che può benissimo diventare protagonista delle nostre tavole in queste tipiche giornate autunnali.
La zucca, con il suo tipico colore arancione dovuto alla ricchezza in pro-vitamina A e carotenoidi, s'inserisce tra gli alimenti ipocalorici, apportando solamente 18 Kcal per 100g di prodotto. Il suo alto contenuto in acqua e minerali (fosforo, ferro, magnesio e potassio) e vitamine (vitamina C e di vitamine del gruppo B), la non eccessiva abbondanze in zuccheri (circa il 3.5%) e la quasi totale assenza di grassi (circa lo 0,1%), la rendono adattissima in piatti ipocalorici gustosi e leggeri. Praticamente tutte le parti di questo frutto vengono utilizzate, sia su base alimentare che come rimedi nutraceutici. Se è infatti vero che rappresenta un condimento per molti piatti o un contorno sfizioso contribuendo alla prevenzione dalle principali forme tumorali nonché espletando buone proprietà rinfrescanti, diuretiche, lassative e digestive, un largo uso viene fatto anche dei suoi semi, molto usati in fitoterapia come rimedio per parassitosi del tratto gastroenterico (prevalentemente cestodi ed ascaridi). Tali proprietà sono da ascrivere alla presenza ed abbondanza di cucurbitina, tocoferoli, tocotrienoli, steroidi (1%), proteine, pectine ed olio grasso all’interno dei semi. L'olio ricavato dai semi si zucca è ricco di acido oleico (grasso monoinsaturo) e linoleico (omega-6): questi acidi grassi espletano la loro attività terapeutica in sinergia con carotenoidi e protoclorofille, come rimedio naturale per l'iperlipoproteinemia (ossia aiutano a prevenire condizioni patologiche di aumento dei valori di grassi nel sangue permettendo di mantenere bilanciati i livelli di trigliceridi e colesterolo). Dunque largo uso a questo prodotto tipico autunnale, ben adatto ad essere presente sulle nostre tavole in abbondanza, perché no, anche abbinato ad un buon riso o altro cereale in chicco per ottenere un ottimo primo piatto da consumare a pranzo.
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AutoreLorenzo Traversetti, Biologo Nutrizionista esperto in nutraceutica e dietetica applicata alla gestione della forma fisica e di stati patologici Archivi
Novembre 2018
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